INSTABILE's 2001 - Incontri di jazz creativo
Ritorna a Pisa per il quinto anno l'Instabile's Festival e celebra il primo lustro di vita con un programma centrato sull'incontro del jazz con altre arti, altre tradizioni e altre musiche: questa musica dimostra infatti una inesausta fertilità, una capacità continua di innovazione senza mai rinunciare alle proprie radici.


L'Orchestra chiude a Pisa un anno che ha visto nuove grandi soddisfazioni: in particolare è da rimarcare come il referendum tra i critici organizzato dalla più prestigiosa rivista mondiale di jazz, l'americana Downbeat, abbia visto la storica vittoria dell'Instabile nella categoria delle orchestre alla cui importanza musicale non corrisponde ancora un giusto riconoscimento. E' la prima volta che un'orchestra italiana viene inserita nelle classifiche di questo referendum, e nessun musicista, disco o gruppo italiano era mai stato classificato al primo posto in nessuna categoria. Siginificativo il contemporaneo piazzamento di Carlo Actis Dato, membro fondatore dell'Instabile, tra i migliori sax baritoni: giusto riconoscimento al crescente profilo internazionale del sassofonista piemontese le cui performances caratterizzarono la prima edizione della rassegna di Pisa. L'Instabile torna a Pisa dopo alcuni concerti in Portogallo e una tournée particolarmente prestigiosa in Estremo Oriente, dove è presente nei programmi della Yokohama Jazz Promenade. In apertura della Rassegna serata ispirata alla Sardegna. Mediana è il nome di un tipo di launeddas ma anche uno dei progetti più evocativi di Paolo Damiani, che l’anno scorso abbiamo applaudito alla testa della Orchestre National de Jazz. Le launeddas sono lo strumento musicale più antico che esista in Sardegna (I millennio A.C.) nel cuore del Mediterraneo; è formato da tre canne, viene suonato mediante la tecnica della "respirazione circolare", e in questo gruppo, suonate da Carlo Mariani, incontra le forme compositive aperte di Damiani e la maestria strumentale di Michele Rabbia alle percussioni e Sandro Satta al sax. Il sassofonista sardo chiude la serata insieme al pianista e fisarmonicista Antonello Salis, che è stato ospite dell’Instabile per il suo ultimo Cd. Il duo, travolgente per energia e inventiva, ha appena registrato un nuovo disco. Come tradizione l’Instabile’s accanto ai gruppi che nascono dalle varie esperienze dei membri dell’orchestra presenta quello che di più interessante si muove nel panorama del jazz italiano. Quest’anno il concerto di sabato pomeriggio è dedicato al quintetto di Paolo Botti, dall’inconsueta formazione – viola, trombone e sax soprano sono le voci solistiche – in cui accanto al leader troviamo Alessandro Bosetti, Marina Ciccarelli, Tito Mangialajo e Filippo Monico, batterista tra i primi del free italiano. In serata, dopo l'esecuzione di due nuovi brani dell'orchestra ancora mai eseguiti a Pisa, un progetto in prima assoluta: l’Instabile si cimenta infatti con l’esecuzione dal vivo della colonna sonora scritta da Bruno Tommaso per lo Steamboat Bill Junior di Buster Keaton. Mentre sullo schermo corrono le disavventure dell’impassibile protagonista, l’Orchestra commenta passando dalle cadenze del jazz degli anni ’20 ad episodi improvvisati che accompagnano il crescendo di cataclismi che precede il lieto fine. Giornata finale che guarda lontano: dopo il solo di violino di Renato Geremia, in cui le radici della scuola strumentale veneziana incontrano la musica moderna e il jazz, Carlo Actis Dato presenta un quartetto italo-giapponese iedito non solo per il festival ma per il jazz italiano. Actis e il batterista barese Marcello Magliocchi, uno dei meno conosciuti talenti del jazz italiano, incontrano gli archi giapponesi di Yasuhiko Tachibana e Keisuke Ohta. In serata grande chiusura: prima Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia con le loro favole raccontate in punta d’ancia, e poi la rivisitazione, progettata da Giancarlo Schiaffini della Parade di Cocteau, Satie e Picasso. Prodotto dal Festival di Pelago, lo spettacolo combina un’orchestra di 10 elementi, tra cui molti membri dell’Instabile, con gli interventi di cinque gruppi strumentali “etnici”: Iran, Romania, Senegal e Armenia. L’opera originale prevede in una serie di quadri in cui artisti di teatro e di strada, di continenti e culture diverse eseguono numeri di arte varia in una sorta di competizione con imbonitori in maschera (i manager), acrobati e prestigiatori cinesi, un cavallo finto, giocolieri etc. Lo spettacolo si conclude quando tutti si rendono conto che la loro arte non viene compresa dal pubblico borghese della prima metà del secolo scorso e tutto finisce in clima di delusione e scoraggiamento. In questa versione invece finale cambia in positivo perché lo spettacolo, rivitalizzato e arricchito dalla presenza di artisti di altre culture, riesce a imporsi con successo ad un pubblico nuovo e disponibile: un perfetto commento alla storia dell’Instabile e del suo festival pisano.
      

Sabato 24 Novembre
ore 17 (Salone dei Concerti)
LEGGENDE METROPOLITANE - QUINTETTO di PAOLO BOTTI
Paolo Botti, viola Marina Ciccarelli, trombone Alessandro Blasetti, sax soprano Tito Mangialajo, contrabbasso Filippo Monico, batteria
ore 21
ITALIAN INSTABILE ORCHESTRA:
prima parte: STEAMBOAT BILL JUNIOR
esecuzione dal vivo della colonna sonora per il film di e con Buster Keaton, composta e diretta da BRUNO TOMMASO
seconda parte: nuove composizioni in prima esecuzione a Pisa Italian Instabile Orchestra: Carlo Actis Dato sassofono tenore e baritono, clarinetto basso Daniele Cavallanti sassofono tenore e baritono Eugenio Colombo sax alto e soprano, flauto Paolo Damiani violoncello, contrabbasso Renato Geremia sassofono soprano e alto, violino, flauto, piano Giovanni Maier contrabbasso Alberto Mandarini tromba Martin Mayes corno francese Guido Mazzon tromba Vincenzo Mazzone batteria e percussioni Pino Minafra tromba, flicorno, megafono Umberto Petrin pianoforte Lauro Rossi trombone Giancarlo Schiaffini trombone e tuba Mario Schiano sassofono alto e soprano, voce Tiziano Tononi batteria e percussioni Sebi Tramontana trombone, elettroniche Gianluigi Trovesi sassofono alto, clarinetto piccolo (Mib), alto e basso Ospite alla chitarra: Tomaso Lama
Domenica 25 Novembre
ore 17 (Salone dei Concerti)
RENATO GEREMIA (violino) solo
M.A.T.O. Quartet Marcello Magliocchi, percussioni Carlo Actis Dato, sax tenore e baritono, clarinetto basso Yasuhiko Tachibana, basso Keisuke Ohta, violino
ore 21
TROVESI e COSCIA - IN CERCA DI CIBO Gianluigi Trovesi, clarinetti e sax Gianni Coscia, fisarmonica

In collaborazione con Comune di Pelago, Regione Toscana/Portofranco:
“P A R A D E” Spettacolo (sur)realista
Libero adattamento dal balletto di Jean Cocteau/ Erik Satie
Scene e costumi ideati da Pablo Picasso (1917)
Composizioni originali, arrangiamenti e direzione d’orchestra di Giancarlo Schiaffini
Regia di Gilberto Giuntini
ORCHESTRA
Claudia Bombardella (voce, clarinetto, sax bar) Antonello Salis (fisarmonica) Eugenio Colombo (flauto,sax sopr.) Alberto Mandarini (tromba) Sandro Satta (sax alto) Giancarlo Schiaffini (flicorno,trombone) Martin Mayes (corno) Lauro Rossi (trombone) Marco Fagioli (tuba) Missak Baghboudarian (tastiere, suoni elettr.) Valerio Perla (percussioni varie. ruote sonore, bottigliofono, macchine scrivere, sirene, pistola)
Interventi musicali di
Taraf Carpazi quartetto ( flauto di Pan, fisa, violino, chitarra) ROMANIA
Africa/Camerun traditional quartet (balafon, percussioni, danze) AFRICA
Mohssen Kasirossaffar & Siamak Guran (canto, tar, sitar, zarb, daf, dayre) IRAN
Missak Baghboudarian - ARMENIA
Antonello Salis, Sandro Satta (fisarmonica, sax alto) ITALIA
Danze eseguite da BALLO ROTUNDO Costumi realizzati sui disegni originali da Giuliana Pinzani
Maschere realizzate sui disegni originali da Gilberto Giuntini e Alvaro Cosi